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28 febbraio 2012


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Una protesta

Una protesta blocca i treni in stazione.
Una protesta ferma le macchine in autostrada.
Una protesta fa sfilare gli studenti in piazza.
Una protesta fa circolare le idee fuori dai cancelli di una fabbrica.
Una protesta mette insieme persone differenti sotto una stessa bandiera.
Una protesta occupa le piazze di paesi diversi per gli stessi motivi.
Una protesta può bloccare con la forza di un corpo disarmato un carro armato.
Una protesta può muovere un popolo.
Una protesta può lasciare indifferenti.
Una protesta è qualcosa verso la quale possiamo essere d'accordo.
Una protesta è qualcosa verso la quale possiamo essere in disaccordo.
Una protesta può essere (deve essere) pacifica.
Una protesta può diventare scontro.
Una protesta non dovrebbe mai far cadere nessuno da un traliccio. Per protesta.
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14 febbraio 2012


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No Giochi più!

Dice che è da irresponsabili ficcarsi in questa avventura. 
Dice che è da irresponsabili coprire i costi.
Dice che è da irresponsabili rischiare i soldi dei contribuenti.
Che poi è come dire: c'è crisi, c'è grossa crisi e noi stiamo mettendo le mani nelle tasche degli italiani, e voi avete avuto già i mondiali, le Olimpiadi a Torino, i mondiali di nuoto per sedervi al tavolo dei soldi che andavano aventi e indietro, dei finanziamenti a cui accedere, degli appalti per i lavori, delle mazzette da spartire, dei costi che partivano con una cifra e che lievitavano e lievitavano e lievitavano. 
C'è crisi, c'è grossa crisi e la crisi della Grecia è partita dalle Olimpiadi di Atene, e all'estero si fidano ancora poco di noi, ci tagliano i rating, si ricordano le barzellette, sanno degli evasori.
C'è crisi, c'è grossa crisi, e noi siamo tecnici, mica politici?! E per adesso, davvero non vogliamo ricandidarci e allora chi se ne frega di accontentare gli amici, che poi portano altri amici, che promettono di farti votare dagli amici degli amici. Noi siamo tecnici e allora chi se ne frega della pubblicità, dei trionfalismi degli eventi, dell'importante è partecipare perché vogliamo vincere, perché le Olimpiadi a Roma, vuoi mettere?! Noi siamo tecnici e siamo seri, responsabili, pacati, misurati e non facciamo la politica dei si, dei chi più ne ha più ne metta (e più ne ruby). Noi siamo tecnici, parliamo di sacrifici, di rimboccarci le maniche, di lacrime e sangue, di ripartire. Noi siamo tecnici, non abbiamo il tempo per certi giochi. E non abbiamo i soldi per certi sprechi.
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10 febbraio 2012


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Sta arrivando la bufera...

Egregio Signor Sindaco,
sono il freddo, sono la bufera, sono la neve. 
Solitamente arrivo dal nord, ma non mi definisco nordista e posso creare qualche disagio, ma non per questo mi definisco complottista e non so niente di possibili prossime candidature per le Olimpiadi a Roma, di feste da rovinare e di tentativi di infangare la capitale. Io al massimo posso imbiancarla e farne una nuova cartolina.
Generalmente arrivo d'inverno, anche in quelli che sembrano miti e che poi saranno ricordati come i più freddi da 30 anni a questa parte, ma mai all'improvviso e inaspettata. 
Generalmente vengo annunciata dai metereologi, anche se poi in Italia ci pensano anche le prime pagine dei giornali, le aperture dei telegiornali, i comunicati della Protezione Civile, che nessuno si prende mai la briga di leggere con attenzione.
Di solito blocco qualche persona a casa per paura di un raffreddore, ma solo qui mi è capitato di fermare treni, chiudere scuole, chiudere offici, fermare il traffico, cancellare corse di autobus, ma lo faccio in silenzio, senza starnazzare da un programma tv all'altro.
Solitamente copro tutto persino i pini, che sono alberi e come tutti gli altri alberi tengono più o meno il peso della neve. Lo sanno loro ed è giusto che lo sappia anche lei.
Generalmente creo stupore e meraviglia nei bambini, ma mai una così alta disapprovazione negli adulti verso il primo cittadino.
Di solito mi combattono con piani anti neve che prevedono, tra le altre cose, il sale, che bisogna procurarsi in tempo per poi usarlo nel modo giusto e laddove serve. O usano le catene e non per imprigionare me, ma solo per mettere in sicurezza le gomme delle auto che proprio ferme non possono stare e dopo che sono caduta a spostarmi ci pensano le squadre di spalatori, che non sono cittadini che si sono procurati una pala, ma lavoratori reclutati per quella specifica mansione.
Insomma Signor Sindaco, io volevo solo avvisarla. Potrei cadere ancora, lei provi a fare il suo mestiere altrimenti chissà che non potrebbe cadere anche lei. Con la neve diventa tutto più scivoloso...
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6 febbraio 2012


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Fioccano cose strane

Succedono cose strane in Italia. 
Per esempio in questi giorni fa freddo, freddissimo e fa niente che sono i giorni della merla, che quasi tutti gli anni succede, perché stavolta il freddo è più freddo e nevica, nevica dovunque. L'Italia sembra la Siberia!
Però succedono cose strane in Italia.
Succede che Milano non si è bloccata per la neve, che il sale è stato versato dove serviva e che per il freddo  abbiano aperto dei posti caldi per i senzatetto. E' successo che nel gelo di questi giorni, Milano abbia mostrato, o almeno provato a farlo, il suo cuore caldo. Per adesso è andata bene.
Però succedono cose strane in Italia.
Succedono che con la neve e il ghiaccio i treni non vanno, si bloccano. Tutti gli anni almeno un centinaio di viaggiatori si ritrovano su un treno che poi si rompe, che poi si guasta, che poi si ferma magari senza riscaldamento, assistenza e aiuto. Un viaggio dura anche 19 ore e ti dicono: "non è colpa nostra, ma colpa del tempo, colpa della neve, del ghiaccio che non doveva essere lì, colpa degli eventi eccezionali..." Fa niente che sono giorni che ci avvisano che farà freddo e fa freddo.
Però succedono cose strane in Italia.
Succede che nevica a Roma, dice che non succedeva da 27 anni. Ma come?! E due anni fa, che erano stati bloccati i voli? No, dice che era 27 anni che non nevicava così tanto, tanto da posarsi a terra, tanto da poter sciare sui sette colli. Però bella Roma con la neve! Poi scopri che c'è chi rimane bloccato sul raccordo, che gli autobus vengono cancellati e invitati a rimanere nei depositi, che c'è l'obbligo di catene, che non c'è il sale e che se hai una pala conviene spalare.
Però succedono cose strane in Italia.
La neve batte le regole dello spezzatino dei diritti televisivi e ti ritrovi di domenica a cercare di sintonizzarti su Tutto il calcio minuto per minuto, per sapere che sta facendo il Napoli, perché non riesce a segnare contro il Milan, mentre la Roma rifila 4 pappine all'Inter e la Juve si lamenta ma finisce in pari con il Siena e il Palermo che vince sull'Atalanta nell'unica regione senza emergenza freddo.
Però succedono cose strane in Italia.
Adesso aspettiamo che succedano con il caldo, perché siamo un popolo senza pazienza e il 6 febbraio vorremo già la primavera inoltrata.
 

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