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10 ottobre 2012


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Il medico della mutua

Dottore, se il martedì fai visite in studio fino alle ore 19, questo vuol dire che alle 19:01 puoi spegnere il computer, toglierti il camice, lavarti le mani, spegnere le luci, metterti la giacca e andare a casa, ma se io arrivo alle 18:58, scapicollandomi con la bicicletta, dribblando le auto e sfrecciando tra i tubi di scappamento e miracolosamente arrivare da te viva, perché evidentemente non ce l'ho fatta ad uscire prima dal lavoro, devo trovarti ancora lì e allora, poi, potrai anche magari imprecare contro la mia persona perché è possibile che io possa farti fare leggermente tardi, ma invece se non ti trovo, perché a questo punto, molto più evidentemente, hai approfittato del fatto che non devi timbrare un cartellino e te ne vai prima del dovuto, allora sono io che impreco contro la tua persona, soprattutto perché con la coda dell'occhio mi sembra di averti riconosciuto sulla tua moto mentre guardavi il portone del tuo studio sul quale io era ferma, e allora, la prossima volta che ci vedremo, quando te lo farò notare e quando tu ti azzarderai a rispondere, con tono anche un pò sprezzante, che tanto io dovrei essere abituata a ben peggio, viste le mie origini terrone e visto lo stato della sanità in terre terrone, allora io mi sentirò autorizzata a mandarti a quel paese, in maniera piuttosto sprezzate, e anzi prima faccio una telefonatina al mio medico del sud, che ancora oggi posso chiamare in piena notte, in caso di bisogno, perché sono sicura che, se non risponde lui, risponde la moglie, che dopo 30 anni di vita coniugale è diventata pure meglio del marito, così a mandarti a quel paese, in maniera anche piuttosto sprezzante, saremo in due, anzi in tre: io, il mio medico terrone e sua moglie.
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5 ottobre 2012


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Regole (per le) primarie.

Regole per votare alle primarie del Pd:
- Devi svegliarti. Nel senso che devi svegliarti al mattino, ma anche sul tardi, l'ora puoi sceglierla tu, perchè per svegliarsi non si intende propriamente un risveglio della coscienza politica e civile, ma nemmeno il risveglio del corpo come in primavera. Insomma, basta dimostrare che si è vivi, perché da morti non si può votare. Almeno finché gli zombi non faranno comodo.
- Per votare devi scegliere tre settimane prima che voterai. Gli elettori dell'ultima ora non piacciono e nemmeno quelli indecisi su cosa sia la destra e la sinistra. Tanto, ormai, è tutto uguale!
- Devi recarti in un ufficio ad hoc, ma non ai gazebo. Per l'uffcio ad hoc seguire il seguente percorso: seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino.
- Ci si può registrare anche di domenica, ma solo nei giorni dispari, negli orari pari e in fila per sei con il resto di due.
- La registrazione prevede la firma per il Manifesto per l'Italia, una liberatoria per la privacy, un'enciclopedia a fascicoli, un servizio di pentole complete di coperchi, bottiglie di vino rosso e bianco. Si potrà pagare tutto con un comodo contrassegno. La gita da Padre Pio sarà facoltativa, perché, cavolo, quelli di sinistra sono stati pur sempre comunisti!
- Ci sarà, poi, il doppio turno, a cui potranno votare quelli in doppio petto, con il doppio mento, con il gemello doppio e con le doppie punte.
- Chi è rimasto a casa per il primo turno, senza recarsi a votare, ci resti anche per il secondo e magari anche per le elzioni vere e proprie. Anche, e magari soprattutto, se si vota per noi, cioè per loro, cioè per tutti. Sai mai che poi qualcuno vinca e gli tocchi pure governare!
- Si dovrà anche sottoscrivere una dichiarazione in cui si dica che si è votato a sinistra, si vota a sinistra e si voterà a sinistra pur essendo ambidestri e comunque con la clausula di averlo fatto a propria insaputa. O almeno fino al prossimo cambio di idee.
- Il giorno effettivo delle votazioni si dovrà apporre la propria scelta su in foglietto, poi si dovrà fare una giravolta, farla un'altra volta, guarda in su, guarda in giù ed espatria in un altro paese che, più o meno, vuoi tu.

Il regolamento con le nuove modifiche statutarie e le nuove regole di accesso per la partecipazione di candidati del PD dovrà essere, adesso, approvato. Qualora questo non dovesse accadere si potrà sempre ricorrere al regolamento di scorta:
- La prima regola è che non si parla del Fight Club.
- La seconda regola è che non si deve parlare del Fight Club.
- Niente scarpe, niente camicia.
- Combattono soltanto due persone alla volta.
- Il combattimento finisce quando uno dei due dice basta, o è troppo spompato, o si accascia a terra.
- Se è la vostra prima volta al Pd dovete votare, ma anche no.

Che vinca il migliore! O il meno peggio?
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3 ottobre 2012


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Vandali altolocati

C'è un tizio che si mette a bucare le gomme di un auto di un disabile, perchè, dopo aver parcheggiato la sua auto nei posti assegnati proprio ai disabili (che poi, che brutta la parola disabile), il disabile aveva chiamato i vigili urbani e questi ultimi avevano invitato il tizio a spostare l'auto. 
Uno sente il fatto e pensa: ma tu guarda che cafone, che gentaglia, che incivile, che vandalo, che bullo, che testa di c...
Poi scopri che quel cafone, quella gentaglia, quell'incivile, quel vandalo, quel bullo, quella testa di c... è il presidente dell'Aler di Lecco (Azienda lombarda per l'edilizia residenziale), tale Antonio Piazza e che fa parte della cricca del Pdl (ma fosse stato di un altro partito, non avrebbe fatto differenza) e che quella macchina è una jaguar. 

Ora ve ne racconto un'altra: qualche sera fa me ne andavo al cinema in bicicletta, ad un certo punto una macchina (una mini che ha preso gli anabolizzanti ed è cresciuta) mi blocca il passaggio. Ero in una strada che sbuca in Via Dante, pieno centro a Milano, zona d'uffici e case per niente popolari. Scende una donna bionda (avrà avuto poco più della mia età, quindi più di 30) vestita da dea (abito bianco, capelli raccolti e tacco stratosferico), si muove con grazia, mentre brandisce delle chiavi. Si avvicina alla macchina che le sta di fianco, perfettamente parcheggiata nelle strisce gialle fuori dal cancello da cui era venuta fuori la mini (che ha preso gli anabolizzanti ed è cresciuta) e comincia a strisciare l'auto con le chiavi. Lunghe linee a violare la vernice lungo tutta la carrozzeria. Movimenti rapidi, decisi, chirurgici, come se nella vita, la bionda, non facesse altro. A me è scappato un epiteto: "Stronza!" mentre cercavo di fermarla e farle notare che la macchina che stava rigando era persino parcheggiata in maniera corretta. Niente, la bionda mi ha guardato dall'alto in basso (saranno stati i tacchi) lamentandosi del fatto che secondo lei quella macchina parcheggiata lì (nelle strisce gialle) metteva a rischio la sua manovra d'uscita e magari metteva a rischio la sua carrozzeria (quella della mini che ha preso gli anabolizzanti ed è cresciuta). Lo sfregio aveva l'intento intimidatorio preventivo e se non mi stava bene: pazienza! La bionda, con fare strafottente è risalita sulla sua auto mentre io mi appuntavo la sua targa da lasciare sul parabrezza dell'auto sfreggiata.

I due fatti mi indignano, anche più degli atti vandalici fatti dai cafoni, dalla gentaglia, dagli incivili, dai bulli, dalle teste di c... E sapete perché? Perché non c'è differenza tra questi e quegli altri, presidente dell'Aler, politici, biondone con l'attico in centro, il vestito firmato e il tacco stratosferico. Ognuno pensa di poter fare come cavolo gli pare, pensando di essere al sicuro per una sorta di diritto all'impunità, quell'impunità che per qualcuno arriva dal non sentirsi nessuno e per qualche altro arriva proprio dal sentirsi qualcuno.
 

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