Ho guardato la foto di questo nuovo governo: uomini e donne, vestiti scuri, sobrietà e compostezza.
Ho avuto paura.
Ho avuto paura perché questa gente non rideva, ma sorrideva e c'è una bella differenza.
Ho avuto paura perché questa gente dice che la crisi c'è e non la nasconde sotto il tappeto.
Ho avuto paura perché nessuno ha raccontato una barzelletta.
Ho avuto paura perché ho sentito pronunciare una parola "vecchia", talmente "vecchia" che mi è sembrata nuova: sacrificio.
Ho avuto paura perché guardandoli mi sono accorta che la politica ha fallito e che quei politici che hanno fallito dovrebbero essere sostituiti, ma a sostituirli non ci sono nuovi giovani politici, ma tecnici esperti, perché non abbiamo altro.
Ho avuto paura perché pur se rappresentano le eccellenze mi sono resa conto che non mi fido.
Ho avuto paura perché mi sono ritrovata a pensare, da blogger: "mi mancherà Brunetta, che forniva ottimi spunti per i miei post!" Poi ho letto la sua ultima intervista sul Corriere e mi sono resa conto che certa gente non perderà mai l'occasione per stare zitta.
Ho avuto paura che le parole di Berlusconi non fossero un addio, ma un avvertimento. O una minaccia.
Ho avuto paura dello spread, perché per la prima volta mi sono detta che lui se ne potrebbe fregare di questo governo.
Ho avuto paura che il vento nuovo fosse già finito.
Ho avuto paura che questo presente torni ad essere troppo presto esattamente come il passato.
Speriamo che passi.
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