Sarebbe finita con un pareggio, se il confronto fosse stato solo sull'altezza dei tacchi, perché almeno lì Sarkozy non è riuscito a superare Berlusconi.
Per il resto è stato proprio Silvio Berlusconi a superare sé stesso, come in un'ennesima barzelletta.
E' andata così: e Silvio disse: "la Francia ha ricevuto più di 50 mila migranti, l'Italia una media di 10 mila, per cui vorrei attestare che lo sforzo della Francia è stato di 5 volte superiore a quello dell'Italia", eppure ci invitavano tanto ad essere arrabbiati con i cugini d'oltralpe, che abbiamo accettato anche di rinunciare al briè.
Poi Silvio aggiunse: "Nessuno di noi vuole negare e abolire l'accordo di Schengen, ma in circostanze eccezionali crediamo debbano esserci variazioni a cui abbiamo deciso di lavorare insieme", eppure quelli della Lega sono diventati verde di rabbia in questi giorni, annunciando volontà secessioniste non solo all'interno dell'Italia, ma dall'Europa.
E quindi Silvio disse: "Abbiamo anche parlato della cooperazione economica. Io sono convinto che l’economia e la concorrenza debba essere libera... la Francia ha fatto interventi su imprese italiane. In Francia l’industria è più forte... Dobbiamo guardare ai fenomeni che il mercato ci propone, creare gruppi internazionali (franco italiani e italo francesi) che possano star bene nella competizione globale"
Praticamente noi cediamo: Stefano Accorsi, Carla Bruni, la Gioconda e la Parmalat.
Loro promettono la ricetta del fuagrà e del patè.
E intanto insieme scrivono una lettera a Barroso, ma sembra che Berlusconi avrebbe voluto chiuderla scrivendo: "Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere."
Ma Sarkò, indispettito pare abbia detto: "Parla per te!!"
I due leader si sono salutati e alla fine del vertice il Presidente del consiglio italiano ha assicurato: "Sarkozy è il mio migliore amico!"
Ora è certo: nel giro di poche settimane bombarderemo la Francia!
26 aprile 2011
Pubblicato daSerena Prinza Etichette:
Francia, Giovine Italia, Sarkozy, Silvio Berlusconi, trattato di Schenger, vertice
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Voglio più bene a mio cugino che a Bossi
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