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2 marzo 2018


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L'imbarazzo per la scelta

Allora, per chi voti alle prossime elezioni?

Coalizione di centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia). Sembrano gli unici che possano raggiungere una certa maggioranza e anche se non dovessero farcela, besterebbe allearsi con qualcuno per formare un governo. 
E quelli si sa, si alleerebbero con chiunque pur di governare, del resto basta vedere la stessa coalizione: Salvini, Berlusconi, Meloni e Fitto che parla fitto fitto con Meloni e Salvini. Salvini che vuole fare il premier, Meloni che vuole fare il premier, Berlusconi che non può fare il premier, ma non vuole che lo facciano Salvini e/o la Meloni. Uno è moderato, una è nostalgica, uno è razzista. Quello moderato non è d'accordo con quello razzista, quella nostalgica non approva sempre quello razzista ma non sopporta l'attegiamento dolce di quello moderato, quello razzista cavalca l'onda fascista della nostalgica e si scaglia contro le posizioni moderate del moderato. 

Il Pd. Se hai davvero paura che questo paese finisca in mani sbagliate non possiamo che votare il Pd, che comunque almeno qualche battaglia civile l'ha portata a casa (le unioni civili, il biotestamento). Qualcosa a casa l'ha portato, ma l'unica cosa che non è riuscito a rimandare a casa è Renzi, quello che dopo il 40% delle Europee, credeva non solo di essere il Dio (della politica) sceso in terra, che a confronto Berlusconi sembrava un modesto vecchietto senza ego, ma credeva che lo credessero proprio tutti e quando dico tutti mica mi riferisco a tutti quelli del PD, ma a tutti gli italiani votanti. 
Il Pd è quello amico delle banche che non falliscono perchè ci sono parenti e amici da salvare e se proprio le banche non riescono a salvarsi si fa sempre in tempo a salvare parenti e amici. Il Pd è quello del referendum fallito, delle lotte interne, dei mal di pancia, dei fuoriusciti, del seguiamo tutti il capo carismatico anche se il carisma è l'unica cosa che manca e votare Pd non è più votare Pd, ma votare Renzi e votare Renzi significa non voler bene al Pd, ma a Renzi ed io a Renzi non voglio bene per niente.

Liberi e Uguali. La sinistra torna sinistra. Il leader però lo fa uno che tutto sommato alle rivoluzioni non ti fa pensare per niente. Lo fa un signore con un gran bel curriculim che deve mettere paura ai cattivi, ma deve rassicurare tutti gli altri, perché mica si poteva scegliere una donna con l'esperienza più politicante di tutti, ma che il web detesta e infatti le hanno sempre augurato le peggio cose, perché quella Boldrini lì finisce davvero per spaventare l'elettorato che pensa che in caso di vittoria lei si metta a fare la scafista per beneficenza, per salvare tutti i neri del mondo da tutte le violenze e le carestie e le guerre del mondo per farli vivere da nababbi qui, in Italia. E poi chi sarebbe davvero il capo di questo gruppo che ha imbarcato tutti gli scontenti della sinistra?! No, perchè lo sappiamo che dietro a tutti c'è sempre uno che tira le fila e quello è sempre lo stesso: D'Alema. Uno che poremmo paragonare ad Attila perché se lui al suo passaggio non faceva crescere più l'erba con d'Alema, invece, si ha l'amoria di tutte le falci per tagliare quell'erba.

Forza Nuova e Casa Pound. Così torna l'ordine e la disciplina. 
E le purghe e le ronde e la caccia ai neri e l'occupazione di redazioni di tv e giornali che li definiscono fascisti della peggior specie. Che poi a me le fogne piene e le strade libere vanno benissimo.

Movimento 5 Stelle. Possono essere davvero al novità di queste elezioni e la svolta per questo paese. 
Però viviamo in un paese messo in ginocchio in inverno dal freddo e in estate dal caldo, quindi chiediamoci se sia il caso di lasciarlo anche in mano a chi grida onestà e trasparenza e poi non sa nemmeno controllare se un bonifico è andato a buon fine, perché, diciamocelo, certi dilettanti allo sbaraglio che si presentavano alla Corrida avevano una preparazione maggiore, almeno nell'abilità che dovevano dimostrare, che andava ben altre la loro preparazione nella gestione di ogni cosa, figuriamoci della Cosa Pubblica. E poi chi vota il M5S? Elettori normali? No: hooligans della politica 2.0, quelli che anzichè scendere in piazza vomitano odio su piattaforme digitali. Del resto il giovane leader i modi del tifoso inferocito allo stadio li consce bene, dopo anni e anni a fare lo steward della domenica. Avesse almeno fatto l'amministratore di condominio.

+Europa. La Bonino è sempre stata una gran signora della politica e le battaglie etiche e civili dei radicali hanno cambiato e migliorato questo paese e poi c'è da considerare che la politica del proprio orto la combatti solo sentendoti un cittadino del mondo, così come il razzismo dilagante degli ultimi tempi lo combatti solo con l'integrazione e loro sembrano gli unici a trattare gli immigrati come persone e non come mostri cattivi.  
Poi ti fermi e pensi al passato politico della signora: eletta col centrodestra? Liberista? Filo-USA e filo-Israele? Ora in una coalizione di sinistra? Certo, nessuno è perfetto, ma le tua anima di sinistra, quella vera, come le metti a tacere?

Potere al Popolo. Per fare contenta la tua anima di sinistra, quella vera che non può essere messa a tacere. 
Ma essere di sinistra non significa essere comunista e per capire quelli di Potere al Popolo devi non dico aver avuto l'abbonamento a Lotta Comunista, ma almeno aver aperto un paio di volte la porta di casa tua e averli fatti entrare, come si fa con i testimoni di Geova. E nonostante il freddo siberiano di questi giorni noi non siamo la Russia, marzo non è ottobre e comunque se pensi alle elezioni di là l'unico candidato, oggi, è Putin. 

"Allora, per chi voti alle prossime elezioni?"
"Guarda, io stavolta voglio restare concentrata sull'obiettivo scudetto. Quindi domenica penso solo al Napoli"
"Ma il Napoli gioca sabato!"
 

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