0
commenti

23 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

Chi trova un amico trova un tesoro

E il trattato l'avevamo scritto, l'avevamo votato e l'avevamo firmato.
E il risarcimento dei danni coloniali avevamo cominciato a pagarli.
E l'autostrada avevamo promesso di costruirla (certo, la promessa era stata fatta anche per la Salerno – Reggio Calabria).
E la tenda te l'avevamo fatta piantare.
E la cacca dei cavalli berberi che ti piacciono tanto l'avevamo raccolta noi.
E lo stuolo di ancelle dai visi angelici l'avevamo schierato per accoglierti.
E le copie del Corano le avevamo ben distribuite per farti salire in cattedra.
E il problema dei diritti umani avevamo finto di domenticarlo per non urtare la tua suscettibilità.
E la mano non l'avevamo stretta, ma l'avevamo baciata.
E il silenzio l'abbiamo mantenuto prorpio finchè non si poteva fare a meno di parlare e condannare.

Perchè è, l'amico è... una persona che non fa prediche e non ti giudica fra lui e te divisa in due la stessa anima. Però lui sa, l'amico sa il gusto amaro della verità, ma sa nasconderla e per difenderti un vero amico anche bugiardo è... Però lui no, l'amico no per niente al mondo io lo perderò. Litigheremo si, e lo sa lui il perchè eppure il mio migliore amico è...(*)

Poi scoppia la rivolta e di chi è la colpa?! Dell'Italia che distrubuisce i razzi ai ragazzi di Bengasi?!
La fine di un'amicizia difficilmente porta con se strascichi così piccati.
E Berlusconi disse: “Da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona...”
Se fossero state rose sarebbero fiorite.


(*) L'amico è di Dario Baldabembo
1 commenti

18 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

Lasciatemi cantare

E alla fine, finì. Era cominciato che era ancora ieri ed è terminato che era già domani, ovvero oggi, cioè il giorno che ricomincerà di nuovo.
E se una volta il jingle era "perché Sanremo è Sanremo" adesso il leitmotiv sembra essere "dobbiamo restare uniti", almeno finché la durata lunghissima della trasmissione non ci avrà abbattuti tutti.
Eppure ho visto cose...
Ho visto l'eterno ragazzo presentare da cantante e cantare da presentatore.
Ho visto Patty Pravo con una faccia da ventenne e Anna Tatangelo con una faccia da sessantenne. Sarebbe stato meglio non ascoltare la voce di nessuna delle due.
Ho visto Tricarico trasformarsi in Toto Cutugno e Toto Cutugno restare Toto Cutugno.
Ho visto Benigni arrivare su un cavallo bianco corso a salvare la Bella Addormentata (la coscienza nazional popolare) raccontando la storia del Risorgimento Italiano attraverso l'esegesi dell'inno di Mameli.
Ho visto le facce tese della prima fila. Ed è stato il momento più comico di questo tragico carrozzone.
Ho visto l'orgoglio di essere italiani ringalluzzirsi dopo che qualcuno ci ha ricordato che l'Italia è un paese dove è nata prima la cultura e poi la nazione. 
Ho visto l'orgoglio di essere italiani tornare quello di sempre dopo la rivendicazione orgogliosa della Canalis di essere italiana.
Ho visto Luca e Paolo leggere un testo di Gramsci a Sanremo mentre a La Russa  facevano credere che quell'omino con gli occhiali era solo una foto di John Lennon con i capelli cotonati.
Non ho visto il balletto di Belen per omaggiare Fellini e per fortuna, per causa di forza maggiore, se l'è perso anche lui.
Non ho visto nessuna minorenne sul palco dell'Ariston dopo la mezzanotte. Micaela, 17 anni, che passa nella categoria "giovani", forse era già stata convocata ad Arcore. Laddove si narra che già Ruby avesse cantato: "Non ho l'età, non ho l'età per amarti..."
5
commenti

13 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

Se non ora quando?

Non ho una sciarpa bianca. Ne farò a meno. Ma sarò in piazza.
Sarò in piazza perché trovo assurdo dover scendere in piazza per ricordare e ricordarci che in questo paese le donne sono altro rispetto alle escort sgallettate che si assicurano il futuro concedendosi ai party del bunga bunga.
Sarò in piazza perché questo paese, per come è oggi, non mi invoglia ad essere madre.
Sarò in piazza perché tutte le mie amiche invece stanno diventando madri e perché loro in piazza non ci saranno ed è la possibilità di creare qualcosa di meglio, che passa proprio da queste piazze, che voglio garantire ai loro figli, che sarebbero potuti essere miei.
Sarò in piazza perché mia madre non mi ha cresciuto con l'idea che investire su sè stessi significa farsi fare un preventivo da un chirurgo plastico.
Sarò in piazza perché mio padre non mi avrebbe mai detto: "concedersi ad un ricco signorotto anziano sarà la nostra fortuna."
Sarò in piazza perché questo paese non mi piace e ogni giorno mi viene voglia di scappare, ma ogni giorno resto.
Sarò in piazza perché alcune mie amiche sono scappate e adesso vivono all'estero con la sensazione di perdersi momenti importanti della nostra storia.
Sarò in piazza perché credo che le piazze non cambino gli equilibri di un paese, poi ho visto l'Africa del nord e ho capito che noi non siamo neppure l'Africa.
Sarò in piazza perché mi sono vergognata di essere italiana e invece dovevo solo vergognarmi di chi mi governava.
Sarò in piazza perché so che molte donne non ci andranno e perché non voglio cercare di capire chi non c'è, ma voglio conoscere le storie di quelle che oggi sono qui.
Sarò in piazza perché sono troppo giovane e non ho combattuto le grandi battaglie delle donne che ci hanno garantito i diritti che abbiamo oggi e sono troppo vecchia per non sapere che nulla di ciò che le donne hanno conquistato fino ad ora ci è dato per sempre.
Sarò in piazza perché le prostitute prima di diventare donne di villa erano donne di strada. Io preferisco la piazza.
0
commenti

10 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

Non sono Stato io?

"E' una vergogna! E' uno schifo!"
Come dargli torto? E vuoi vedere che alla fine mi toccherà essere anche d'accordo con il nostro Presidente del Consiglio?

"Alla fine nessuno pagherà, alla fine come al solito pagherà lo Stato."
La paura effettivamente, per noi normali cittadini, è questa. Come al solito.

"Farò una causa allo Stato visto che non c'è responsabilità dei giudici".
Causa a chi? Ma Presidente del Consiglio lei è un uomo di Stato, lei rappresenta questo Stato. Quindi chi accusa chi e contro chi intentiamo una causa?

"Faccio tanti sacrifici per fare un servizio al Paese. E proprio per il Paese mi ritrovo senza un dente. Poco fa qualcuno mi ha chiesto a che punto sono i miei denti dopo l'incidente (il lancio della statuetta del duomo a Milano, poco più di un anno fa, ndr): ancora non sono riuscito a impiantare uno dei denti perché ho il nervo sotto che non guarisce. Credo che sia un sacrificio abbastanza grosso per l'Italia visto che, se fossi rimasto un privato cittadino, non avrei corso questi rischi".
Forse sarebbe bastato andare da un dentista e non da una igienista dentale.

Sono confusa. Oppure è tutto chiaro.
Forse aveva ragione Umberto Eco quando sabato scorso, alla manifestazione promossa da Giustizia e Libertà per chiedere le dimissioni di Berlusconi, parlava di "eccesso di schizofrenia" del nostro premier?
"E come si fa ad essere governati da uno schizofrenico?"
Già.
0
commenti

7 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

Mangia fuoco

C'è una sola cosa più assurda di una morte assurda e sono quattro morti assurde.
La morte di quattro bambini rom arsi mentre dormivano in una baracca sulla via Appia a Roma. Anno domini 2011.
Il fuoco si è mangiato tutto in poco tempo.
Il fuoco sa avere tempi brevi, veloci. La burocrazia no.
Quelli sono Rom.
Le fiamme sono state spente.
Il fumo delle polemiche continuerà ad alzarsi ancora per qualche giorno.
0
commenti

1 febbraio 2011


Seguimi su Facebook

L'allievo ha superato il Maestro

C'è chi s'indigna, chi ridimensiona, chi urla, chi telefona, chi intercetta, chi interviene, chi confessa, chi smentisce, chi paga, chi incassa.
Nessuno tace e tutti lì a sputar sentenze, ad esprimere giudizi negativi.
Persino Licio Gelli dice che: "...Ecco, anche lui, Berlusconi intendo, è venuto meno rispetto a quei principi che noi pensavamo lui avesse... E ricordi che l'ho avuto per sette anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo... l'ho anche aiutato, quando ho potuto... Ma pensi anche a questo puttanaio delle ultime settimane... Sia chiaro, è vero che può fare ciò che gli pare e piace, come e quanto vuole, ma bisogna anche avere la capacità di "saperlo fare", eppoi esiste pur sempre un limite. Invece lui continua... ha prima disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l'Italia. Ma nessuno gli dice nulla... Ha commesso un reato? Se è vero ciò che gli viene attribuito (e credo che almeno in parte sia vero), allora sì: non avrebbe dovuto farlo, o, quantomeno, avrebbe dovuto utilizzare sistemi più riservati".
E' talmente assurdo da sembrare vero. Peggio! E' vero.
Forse è solo colpa dei cattivi maestri. O dell'allievo che li supera.
 

Copyright © 2010 Le parole dell'Assurda | Premium Blogger Templates & Photography Logos | PSD Design by Amuki