Chi ben comincia è a metà dell'opera.
Tutto questo non mi rassicura affatto, ma mi spinge verso la ricerca del primo post (quasi) perfetto. E da dove si comincia?
In principio fu la voglia di ritornare a scrivere, poi ci fu l'ASSURDA convinzione di aver qualcosa da dire, poi arrivò l'idea della sfida nel mettere in piedi qualcosa da sola e poi la consapevolezza di un mondo che non conosco ma che posso imparare. Esattamente come hanno fatto tanti altri prima di me, in modi diversi e per questo a modo mio.
Ho (quasi) 32 anni, vivo in una città che non è la mia in cui sono "costretta" come si è costretti in una specie di matrimonio di convenienza. Tra gli alti e i bassi di un matrimonio di convenienza dove la convenienza è solo mia, esattamente come l'inconvenienza. Perchè lei, la città, se ne frega.
Ho un lavoro (e di questi tempi già questa è una fortuna) che mi piace (e questo è un privilegio) con un normale contratto a tempo indeterminato (e questo, di questi tempi, è un miracolo).
Ho una casa mia, o per meglio dire un mutuo mio, delle mie rate da pagare ogni 21 del mese e la certezza che nei tempi in cui anche i rapporti sembrano essere precari o a tempo determinato, le mie rate mi accompagneranno per i prossimi 30 anni o poco meno.
Ho molti amici, qualche uomo giusto diventato "ingiusto", qualcuno che potrebbe essere quello “buono”, una famiglia presente, una classe politica assente, dei valori in cui riconoscermi in cui ci si riconosce sempre meno.
Ho una bicicletta e polpacci grossi per pedalare.
Ho la passione per la fotografia e un dito pigro allo scatto; ho la passione per il teatro e la paura del palcoscenico; ho la passione per il cinema e l'avversione per le sale troppo buie.
Ho il pollice verde e le nature morte o sull'orlo del suicidio.
Ho un carattere solare e la testa fra le nuvole.
Ho poco tempo e enormi ritardi. Non ho un orologio al polso, né il ticchettio assordante di un orologio biologico e una sveglia che suona tutte le mattine.
Ho il naso lungo e le gambe corte e non dico mai bugie.
Ho una valigia ancora da disfare e uno zaino da preparare.
E magari nessuna di queste cose sarà abbastanza per un blog.
Forse per questo la domanda sorge spontanea (cit.): ma perchè un blog?
Per adesso ho una sola risposta, che risposta non è: e perchè no?
In fondo male non può fare!
2 commenti:
ma sei sicura che non dici mai bugir?! Qualcuno potrebbe obbiettare e giustificare così...
sulla quarta di copertina che sto leggendo c'è scritto: "non è vero che ci crescerà il naso. (mi ritengo l'eccezione che conferma la regola) E non è vero che Pinocchio esiste. Ma di Pinocchio abbiamo bisogno, come del principe azzurro, della strega, del lupo. E forse, cullati fra le braccia delle loro menzogne, abbiamo fatto i sonni più tranquilli."
Di menzogne ne abbiamo dette e ne continuiamo a dire tante. Stavolta io non sono l'eccezione.
E questa è una grande verità...
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