17 dicembre 2010


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L'uomo dell'anno

Il personaggio dell'anno è Mark Zuckerberg, creatore di Facebook, il social network più popolare del mondo. Il suo faccione da 26enne californiano campeggia sulla copertina del Time. Lui è il miliardario più giovane del mondo. Eppure i lettori della rivista avevano scelto un altro uomo: Julian Assange, il padre di Wikileaks.

In un modo o nell'altro vince la rete che ci mette in piazza. Ma i piccoli segreti battono i grandi segrete. E in ogni caso, noi scopriamo l'acqua calda.


E se provassimo a scegliere l'uomo dell'anno in Italia?!

Uno dei candidati sarebbe potuto essere Gianfranco Fini, se solo questo governo fosse caduto. Se solo il delfino fosse riuscito a mangiare lo squalo, ma non è accaduto. Il politico che non è caduto sotto i mattoni di Montecarlo è stato battuto da 3 voti, partoriti anche dai “suoi” traditori, ovvero quelli che avevano detto di voler tradire il “padre/padrone”, salvo poi non farlo finendo per trafire il “figlio/ribelle”.


Allora vince Berlusconi?! No. La sua è una vittoria a tempo, o del tempo. Berlusconi è ancora il Presidente del Consiglio di questo governo, di un governo che potrebbe sgretolarsi nel giro di poco tempo o che potrebbe vedere nuovi acquisti, magari aspettando i saldi di gennaio. Da oggi ogni deputato potrebbe costare meno del 13 dicembre.


Il vero uomo dell'anno è l'Onorevole Domenico Scilipoti.

Ginecologo, agopuntore, ex Italia dei Valori, ora esponente del Movimento di Responsabilità Nazionale e salvatore della Patria con questa legislatura. Insomma lui è tra i più “fiduciosi” di questo governo, e sembra essere uno di quelli a cui Berlusconi (il IV), più di ogni altro, abbia riconosciuto il suo “valore”.

Domenico Scilipoti rappresenta il valore di questo governo.

Nel suo sito si legge (http://www.domenicoscilipoti.it/):

“E' da sempre mio desiderio realizzare una autentica unità politica e morale di tutta la Nazione e chi è stato artefice del proprio male, non potrà essere la cura. Ci vuole il nuovo che avanza e nutro la convinzione che non può esistere giustizia sociale senza libertà politica così come ne era convinto Giuseppe Saragat. La vera anomalia Italiana è la legge elettorale, Di Pietro nella precedente legislatura non ha nemmeno sollevato il problema. Oggi è vitale cambiarla per la democrazia del paese.”

Il nuovo che avanza in questo Paese ha il faccione di Domenico Scilipoti.

Chissà se il Time ci farà la prossima copertina.


1 commenti:

farro ha detto...

Mi vien da vomitare.

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