5 ottobre 2012


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Regole (per le) primarie.

Regole per votare alle primarie del Pd:
- Devi svegliarti. Nel senso che devi svegliarti al mattino, ma anche sul tardi, l'ora puoi sceglierla tu, perchè per svegliarsi non si intende propriamente un risveglio della coscienza politica e civile, ma nemmeno il risveglio del corpo come in primavera. Insomma, basta dimostrare che si è vivi, perché da morti non si può votare. Almeno finché gli zombi non faranno comodo.
- Per votare devi scegliere tre settimane prima che voterai. Gli elettori dell'ultima ora non piacciono e nemmeno quelli indecisi su cosa sia la destra e la sinistra. Tanto, ormai, è tutto uguale!
- Devi recarti in un ufficio ad hoc, ma non ai gazebo. Per l'uffcio ad hoc seguire il seguente percorso: seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino.
- Ci si può registrare anche di domenica, ma solo nei giorni dispari, negli orari pari e in fila per sei con il resto di due.
- La registrazione prevede la firma per il Manifesto per l'Italia, una liberatoria per la privacy, un'enciclopedia a fascicoli, un servizio di pentole complete di coperchi, bottiglie di vino rosso e bianco. Si potrà pagare tutto con un comodo contrassegno. La gita da Padre Pio sarà facoltativa, perché, cavolo, quelli di sinistra sono stati pur sempre comunisti!
- Ci sarà, poi, il doppio turno, a cui potranno votare quelli in doppio petto, con il doppio mento, con il gemello doppio e con le doppie punte.
- Chi è rimasto a casa per il primo turno, senza recarsi a votare, ci resti anche per il secondo e magari anche per le elzioni vere e proprie. Anche, e magari soprattutto, se si vota per noi, cioè per loro, cioè per tutti. Sai mai che poi qualcuno vinca e gli tocchi pure governare!
- Si dovrà anche sottoscrivere una dichiarazione in cui si dica che si è votato a sinistra, si vota a sinistra e si voterà a sinistra pur essendo ambidestri e comunque con la clausula di averlo fatto a propria insaputa. O almeno fino al prossimo cambio di idee.
- Il giorno effettivo delle votazioni si dovrà apporre la propria scelta su in foglietto, poi si dovrà fare una giravolta, farla un'altra volta, guarda in su, guarda in giù ed espatria in un altro paese che, più o meno, vuoi tu.

Il regolamento con le nuove modifiche statutarie e le nuove regole di accesso per la partecipazione di candidati del PD dovrà essere, adesso, approvato. Qualora questo non dovesse accadere si potrà sempre ricorrere al regolamento di scorta:
- La prima regola è che non si parla del Fight Club.
- La seconda regola è che non si deve parlare del Fight Club.
- Niente scarpe, niente camicia.
- Combattono soltanto due persone alla volta.
- Il combattimento finisce quando uno dei due dice basta, o è troppo spompato, o si accascia a terra.
- Se è la vostra prima volta al Pd dovete votare, ma anche no.

Che vinca il migliore! O il meno peggio?

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Parafrasando il buon Nanni Moretti: “Facciamoci del male”, oppure “Con questi leader non vinceremo mai”.
Casomai ci fosse ancora qualcuno dotato di un minimo di entusiasmo a sinistra, qualcuno di quelli che alle primarie sorse era andato, mettendosi in coda, scambiando due chiacchiere con uno sconosciuto, perché in fondo era anche bello condividere valutazioni politiche e scambi di idee. Ecco, adesso via anche loro, facciam piazza pulita di tutti coloro che, poveri illusi, in passato ci hanno creduto. Poi ci si chiede il perché dell’astensione, ed il perché dell’antipolitica.
Salvo

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