12 marzo 2014


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Parità degenere

Le donne capaci non hanno bisogno di quote rosa. 
E quelle donne capaci più degli uomini occuperanno i posti che non riusciranno ad occupare gli uomini.
Pensateci: le donne sono più capaci degli uomini a riordinare la casa, a cucinare per la famiglia, a fare la spesa; sono insuperabili con il ferro da stiro, veloci nel cambio dei pannolini, dolci e severe nel crescere i figli, pazienti nelle riunione con gli insegnanti. Sono più brave e infatti in tutti questi posti ci sono donne, mica gli uomini?!
Che poi te lo immagini un mondo governato dalle donne? Come minimo ti istituiscono la malattia forzata in quei giorni lì, oppure, che so, l'obbligo di asili nido in tutte quelle aziende con donne in età da figli piccoli, o l'inserimento di una dieta ipocalorica in mensa, oppure ti immigini se decidessero anche per la parità di stipendio con gli uomini? 
Una parità tutta a loro vantaggio, insomma.
Eh no, troppo facile così. Che poi bisogna davvero avere troppa poco stima delle donne per trattarle come una categoria protetta e le donne non hanno mica bisogno di essere protette. E poi protette da chi? Dagli uomini? Proprio gli uomini che le ritengono così indispensabili? Indispensabili in casa, come angelo del focolare; indispensabili nella famiglia, come pilastro morale e figura di riferimento per i figli; indispensabili nella cura della scelta delle cravatte. No, la donna è una figura centrale, importante, fondamentale nelle quattro mura domestiche.
E poi, diciamolo, donne importanti in ogni campo ci sono già e fanno strada, anzi, a volte, sono molto più caparbie degli uomini. Sono quelle donne che si comportano come degli uomini e riescono ad essere anche più cattive e sono proprio quelle donne il guaio delle donne. Di quelle donne, le donne dovono aver paura: quelle che dicono che le donne capaci non hanno bisogno di quote rosa e di solidarietà femminile; quelle che pensano come uomini spaventati, che mettono in mostra i muscoli per apparire forti e che si dicono intelligenti.

No, un paese civile non ha bisogno delle quote rosa. Ecco perché in Italia erano indispensabili.

4 commenti:

CosmicMummy ha detto...

No ma la soluzione al problema l'hanno trovata, basta dare lo stipendio alle casalinghe, così le donne non hanno più bisogno di togliere lavoro agli uomini, e possono tornare al ruolo che gli è più congeniale e per il quale sono naturalmente portate.

Serena Prinza ha detto...

Così potremmo scegliere quello che loro hanno scelto per noi. Ma magari arrivasse uno stipendio!

RA ha detto...

... un paese civile non ha bisogno di quote rosa ...
magnifica chiosa! Un paese civile non ha bisogno di leggi antiomofobia, non ha obbiettori di coscienza in ospedale, non ha necessità di leggi anticorruzione e non ha bisogno di tante altre cose che in Italia "sembrano" indispensabili!

Teresa ha detto...

Un paese civile è guidato da esseri umani che abbiano capacità e competenze oltre il senso del dovere e della giustizia. Da noi si susseguono belve affamate e insaziabili di potere e denaro, uomini e donne che siano.
Teresa.

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