22 novembre 2011


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Cesare e la Chiesa

C'era un paese affacciato sul mare. Era stato culla di cultura e patria di grandi bellezze. La storia nasceva e passava di là, un tempo.
Le cose cambiarono. Il tempo passò. Le bellezze rimasero, della cultura qualcuno ancora ne aveva un ricordo, ma sembrava non bastare.
Il paese andò in crisi. Si giustificarono dicendo che era il mondo ad essere in crisi, ma gli altri stavano meglio.
Cambiarono il governo, forse non così in fretta come avrebbero dovuto, ma lo fecero.
I tempi erano duri e allora si chiesero dei sacrifici a tutta la popolazione. Si disse: "Dovremmo inventarci vecchie e nuove tasse, dovremmo attuare delle misure che non piaceranno. Si dovranno fare dei sacrifici e dovranno farli tutti!"
Uomini e donne, vecchi e bambini. E chi ha di più, dovrebbe dare di più. 
Fu allora che si fece innanzi la Chiesa di quel paese, che disse: "Siamo pronti a cedere parte del nostro vasto patrimonio immobiliare per aiutare il paese a contrastare la grave crisi economica. La Chiesa si adopererà per alleviare le sofferenze dei più bisognosi."
La Chiesa fa la Chiesa o è la fantasia che supera la realtà? 
Forse, dipende solo dalla realtà di cui si sta parlando. Per gli altri si potrà sempre dire: "ma noi non siamo loro!" 
Accidenti, accidentaccio!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ma se in quel Paese la chiesa non pagava neanche l'ICI ...

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