17 ottobre 2011


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Ritorno al passato

E chi parla più di protesta?
C'è il carabiniere che scappa dal suo blindato bruciato, che si salva correndo smarrito coperto di insulti.
Ci sono i sanpietrini divelti. Ci sono le auto andate in fiamme.
C'è il fumo dei lacrimogeni sparati.
Ci sono quelli vestiti di nero, armati come se fossero andati alla guerra.
C'è la Madonna infranta sull'asfalto, andata in mille pezzi, e lei non era nemmeno scesa per strada, sono stati i violenti ad andarla a cercare.
Ci sono le dichiarazioni dei politici, i telegiornali andati in onda, le prime pagine dei giornali usciti il giorno dopo, ci sono gli speciali e gli approfondimenti.
C'era la protesta, ma si fa la conta dei danni.
C'era l'indignazione, ma è rimasta la rabbia.
C'erano le persone normali, ma resterà il ricordo dei teppisti.
Poteva essere il momento per riflettere. Rimarranno le parole del Ministro dell'Interno Maroni: "La gestione dell'ordine pubblico ha evitato il morto."
Siamo stati il bel Paese, poi siamo rimasti nel passato, mentre gli altri, senza violenza, chiedevano un futuro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CONCORDO PIENAMENTE.
Ma esistono furbi demoniaci capaci di spostare il problema per portare acqua al mulino...

Teresa d.

Serena Prinza ha detto...

e il risultato di questo scempio qual è?! Alemanno vieta i cortei per un mese e come dice Metilparaben (http://metilparaben.blogspot.com/2011/10/sindaco-per-favore-la-nutella-no.html) ci si dovrebbe chiedere che senso hanno i limiti temporali. I cortei sono pericolosi o sono un diritto? Perchè nel primo caso, si dovrebbe avere il coraggio di dire che sono pericolosi sempre e addio diritto a manifestare. E Maroni (e Di Pietro) rincara che ci vogliono leggi speciali, senza chiedersi perchè gli altri stati, in crisi come noi, non hanno lo stesso problema. Noi non sappiamo più indignarci? Noi possiamo essere schiavi di una certa politica e di una certa violenza perchè non siamo più abituati al senso del diritto. E col tempo, vedrete che questo potrà essere cancellato in nome di una sicurezza che non ci renderà per nulla sicuri. Ma a chi importa?

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