5 dicembre 2011


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La provincia che voleva essere un principato

Nel 2011 l'Italia era divisa in regioni. Ogni regione aveva un capoluogo e ogni regione era divisa a sua volta in province. Qualcuno avrebbe voluto abolire quelle province e qualcuno tornava a ripeterlo a cavallo di ogni campagna elettorale: "Aboliamo le province e risparmiamo!" Perché è dimostrato: le province ci costano!
Alcuni presidenti di provincia erano molto spaventati, altri lasciavano correre sapendo quanto mare ci fosse tra il dire e il fare. Solo uno, però, ebbe un'idea geniale: trasformare la propria provincia in una regione. Anzi fece di più, siccome voleva essere originale pensò di trasformare la propria provincia in un principato: il Principato di Salerno!
La notizia si diffuse e fece ridere non poco persino qualche salernitano incredulo, eppure la macchina si era messa in moto sul serio, se ne parlava in diversi consigli comunali di diverse città, tanto da entrare negli ordini del giorno sbalzando questioni ben più importanti: lavoro, gestione, amministrazione della cosa pubblica, problemi legati alla viabilità, alla sanità, alla raccolta dei rifiuti. Si doveva parlare del principato. Stava diventando una questione di principio.
E' come lo si fa un principato nel 2011? Possiamo dividere le terre in feudi, la popolazione in vassalli, valvassini e valvassori, instauriamo lo ius primae noctis, tasse sul raccolto o ci ispiriamo al più moderno Principato di Monaco con una Grace Kelly che muore tragicamente in un incidente auto dopo aver abbandonato il cinema per sposare un vero principe e aver messo al mondo dei figli principeschi che con i loro matrimoni hanno già riempiti le pagine del gossip di mezzo mondo?
E il principe? Chi è il principe? Chi fa il principe? E fatemi vedere il principe, andiamo a vedere il principe, voglio vedere il principe!
Il principe non c'è e per il principato ci vorrebbe un referendum, ma la Corte Costituzionale dice no a quel referendum, perché lo ritiene "non legittimo". Niente corse scissioniste, il volto della Campania non si cambia. Ma il presidente della (ancora solo) provincia di Salerno, Edmondo Cirielli non ci sta! E fa sapere che (ri)correrà al galoppo su un cavallo bianco, alla Corte di Giustizia dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, facendo appello al primo articolo della Carta delle Nazioni Unite che sancisce il diritto all'autodeteminazione.
La Lega Nord plaude all'iniziativa e fa sapere che per il viaggio manderà scorte di Grana Padano.
Ma nel 2011 io sono, ancora, una cittadina italiana e vorrei restarlo senza dover dire di vivere in Padania ed essere nata nel Principato di Salerno.
Per questo mi vien da chiedere: "ma che testa ha il Presidente della provincia di Salerno?"
Lui, forse, in futuro, spera coronata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa non la sapevo...
Non c'è davvero limite all'arroganza.

Serena Prinza ha detto...

E il post fu letto anche da Edmondo Cirielli, di seguito vi riporto la sua risposta in merito al pezzo in questione, che mi ha mandato via mail. ve la lascio uguale uguale a come l'ha scritta lui (che io apprezzo, perchè è uno di quei politici che risponde):

è un pezzo in cui si ironizza ma purtroppo c,è poco da ironizzare.
L'idea di una nuova regione è la constatazione che la Regione Campania da sempre e lo farà sempre ogni anno sottrae oltre 500 milioni di euro alla Povincia di Salerno, e questo accade perchè gestisce almeno 2miliardi di euro derivanti dal 18% che noi le versiamo come irpef e almeno un altro miliardo tra irap r trasferimenti dello STato ed Europeo, e non è che siamo leghisti perchè Napoli ha un pil più altro del nostro e non si capisce perchè dobbiamo lasciargli queste nostre risorse considerando che la Provincia di Salerno per le opere pubbliche li spende in 20 anni questi euro...
potrei continuare sui danni che riceviamo sai disastri dei rifiuti, Sanità, Camorra ma è inutile tenetevi la vostra Campania i Bassolino e i De mita e continuiamo a far immigrare i nostri trascinati dal fallimento della classe dirigente Campani. Ultima cosa la Storia non è solo il Presente, e da qull'articolo si capisce la presunzione di chi lo scrive, nella storia millenaria della nostra unità amministartiva1500, siamo stati 60 anni( di cui solo 34 effettivi) in una regione con Napoli, con Avellino, con Benevento e perfino con Cosenza e la Basilicata secoli...

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