E' finito il teatrino, è stato smantellato il circo, il campeggio in ambasciata è stato chiuso.
Il nano e il clown truccato da lampadato sono scesi dal palcoscenico. Il pubblico pagato, fatto di giovani donne di bella presenza è stato congedato dopo una lezione sulla religione che verrà, una copia del Corano e una medaglietta con il ritratto del pagliaccio, prossimo salvatore. Ai visi ben truccati, (com)piaciuti e (com)piacenti anche la promessa di salvezza, ma solo in caso di conversione e il consiglio di cercar marito nel paese di là, per consolidare con promesse nuziali la nuova amicizia tra due paesi prima nemici.
I cavalli sono tornati nelle stalle, il dittatore è tornato dittatore e il primo ministro ha smesso di fare lo stalliere. Ma i panni da padrino non si smettono mai.
I riflettori sono stati spenti, le televisioni anche. I giornali del giorno prima sono diventati buoni per incartarci il pesce, che come l'ospite, dopo tre giorni puzza. E infatti l'ospite è andato via. A rimanere sono gli strascichi e le polemiche di quelli che ai parchi giochi preferiscono i giochi al parco; l'indignazione dei prelati che fra un miserere e un'estrema unzione maledicono la sessione di propaganda islamica, lanciando anatemi attraverso un giornale dal titolo futurista.
I malumori sono arrivati anche dal popolo verde che abita sopra il Po e che odia i neri, quasi tutti i neri, ma soprattutto quei neri (al)là(h). Eppure i toni non si sono accesi e le parole sono rimaste miti nel segno giusto del compromesso di ribadire che loro restano paladini e futuri crociati se necessario, ma che nessuna guerra (per adesso) sarà dichiarata per offendere le cerimonie del nano cerimonioso soprattutto mentre il nano generoso con i soldi dello Stato fa giocare il pagliaccio iroso, ma gioioso quando qui e solo qui può mettere in scena parate, festeggiamenti e cene di gala.
Eravamo il paese di pulcinella. Diventeremo il paese dell'amico beduino?
Carosone cantava: "Allah! Allah! Allah! ma chi c' ha ffatto fa'?"
1 settembre 2010
Pubblicato daSerena Prinza Etichette:
circo, dittatore, primo ministro, stalliere
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Nel circo equestre il primo ministro è diventato galoppino
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1 commenti:
pezzo fantastico!
questa è la penna tagliente che mi piace ;)
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