17 settembre 2010


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Per fortuna è venerdì 17!

Ma figurati, io alla superstizione non ci credo!! Oggi? E' solo un giorno qualsiasi.
Un venerdì 17.
Nessuno sembra disposto a credere alle superstizione, al malocchio, all'occulto, ma oggi sfido qualcuno a passare sotto una scala, a versare a terra del sale, ad aprire un ombrello in un luogo chiuso, a rompere uno specchio. Insomma non ci crediamo o, forse, solo non siamo disposti ad ammetterlo!
E allora ammettiamolo.
Io ho vestito gli stessi panni per i primi tre esami all'Università. Poi arrivò l'estate.
Allora sostituii gli abiti con un rito piccolo piccolo che ho ripetuto sino al giorno della laurea.
Non ho amuleti, cornicelli, zampe di coniglio, pelle di serpente, talismani, ma alcune cose che considero dei porta fortuna. Un giorno forse avrò le zampe di gallina.
Non ho mai fatto pozioni magiche o filtri d'amore, ma ad Istambul ho preso il tè dell'amore e sino ad oggi non ho ancora avuto il coraggio di usarlo. Metti che lo faccio bere all'uomo sbagliato...
Non ho mai indossato biancheria rossa a capodanno, ma non sono mai entrata in scena vestendo qualcosa di viola.
Mi piacciono i gatti neri, così come tutti gli altri gatti, ma faccio attenzione a quando verso l'olio.
E mi fermo qui.

La verità è che “essere superstiziosi porta male” perchè se non ci si gioca con la superstizione allora questa non solo non serve, ma finisce per essere deleteria per chi ci crede. E proprio per giocarci con il malocchio oggi, venerdì 17, si celebra la seconda giornata anti-superstizione, organizzata dal CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale – www.cicap.org), che da oltre 20 anni è impegnato a combattere l’irrazionalità, la superstizione e il pregiudizio con le armi della scienza e della ragione. Per dare un calcio alla sfortuna, in diverse piazze italiane (http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=274280) ci si incontrerà rigorosamente alle 17:17.
Mentre per chi non se la sente e per chi decide che anzichè sfidare la fortuna preferisce assecodarla, ricordiamo di portarsi dietro un chiodo, un cornetto rosso, un amuleto con un gobbetto, un vecchio ferro di cavallo, o cucirsi sui vestiti un pezzetto di nastrino rosso.

E se proprio non si riesce a far a meno di credere ad una qualsiasi credenza allora ognuno può scegliere la sua.
Se si vede un gatto lavarsi il muso con una zampa è segno che presto arriverà la pioggia.
Se, nel vestirsi la mattina, inavvertitamente si indossa un capo d'abbigliamento al rovescio si riceveranno visite gradite o buone notizie.
Se inavvertitamente si scopano i piedi delle ragazze nubili, per esse sarà difficile trovare un marito.
Chi pianterà un alberello di noce, avrà una lunga vita.
Uccidere un gatto può significare sette anni di sventure, poiché è credenza diffusa che questo simpatico felino abbia sette vite.

In ogni caso ricordiamoci che, per fortuna o per sfortuna, un giorno dura solo 24 ore. E questo è già quasi andato!! Anche se non sono ancora passate le 17:17!

2 commenti:

ABqualcosa ha detto...

mia madre quando passa un gatto nero fa le corna (o il pugno con il pollice dentro), sputa 2 volte (per finta) e dice 'fuor ò maluocchie'.
anche io ho metto in pratica questa stramba usanza ;p

Anonimo ha detto...

io non sono superstiziosa, ma in quella giornata sono finita in pronto soccorso causa anestesia dal dentista, questo al pomeriggio, al mattino un intervento in riunione di lavoro è diventato un alterco, ma infine tutto si è concluso benino!!! Ci vuole pure qualche guaio nella vita.. sennò che vita è? Forse è per questo che ci servono anche i venerdì 17... Fossero relegate solo in tali date le cattive giornate, saremmo TUTTI FORTUNATI! O no?
ciao

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