12 settembre 2010


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Un ministro piccolo piccolo

"Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa". Sono le parole del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che parlando del federalismo aggiunge: “C'è un sistema malato ben rappresentato dalla "conurbazione" Napoli-Caserta che è un cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'è, non c'è la politica, non c'è la società".

Napoli è una città dalle mille anime e dalle mille facce. Non un paradiso, non lo è mai stato. A Napoli c'è la Camorra vi si è sostituito allo Stato quando lo Stato ha lasciato uno spazio così grande da poter essere sostituito. Ma Napoli ha mille anime e mille facce.

Fu fondata tra il IX e L'VIII secolo a.C. da coloni greci; successivamente rifondata come Neapolis (Νεάπολις in greco) nella zona bassa tra la fine del VI e l'inizio del V secolo a.C. Nel corso della sua storia quasi trimillenaria Napoli vedrà il susseguirsi di lunghe e numerose dominazioni straniere, rivestendo una posizione di rilievo in Italia e in Europa. Dopo l'impero romano, nel VII secolo la città formò un ducato autonomo, indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per circa seicento anni fu capitale del Regno di Napoli. Da Napoli, agli inizi del XV secolo, sotto Ladislao I di Durazzo, partì il primo tentativo di riunificazione d'Italia; successivamente la città divenne il centro politico dell'Impero Aragonese. Per motivi storici, artistici, politici ed ambientali fu, dal basso medioevo fino all'Unità, tra i principali centri di riferimento culturale, al pari delle altre principali capitali del continente. (*)

Nel 1799 le armate francesi, le più forti del tempo, erano state fermate all'ingresso della città da un'insurrezione di popolo, dopo che si era sciolto l'esercito borbonico.

Nel settembre del 1943 una nuova insurrezione dei civili riuscì a liberare Napoli dall'occupazione delle forze armate tedesche. Prima dell'arrivo degli americani.

Napoli è una città dalle mille anime e dalle mille facce e dalle mille colpe. Una è quella di non aver risposto sempre ai tipi di occupazione di cui è stata vittima, con la stessa forza del 1799 e del 1943, diventando anche schiava di sé stessa.

A Napoli c'è la Camorra. A Roma ci sono certi politici. Quando L'Italia non va non è colpa di una parte, non di una sola parte. Quando l'Italia non va è perchè forse non abbiamo avuto il coraggio di scegliere gli uomini giusti. Allora non ci meravigliamo nemmeno delle parole di un ministro piccolo piccolo.


*Wikipedia

1 commenti:

Marianna De Padova ha detto...

E'vero, non abbiamo il coraggio di scegliere uomini giusti, e quindi di liberarci di quelli non giusti... ma questo -purtroppo- significa anche permettere ad un ministro piccolo piccolo di dire un pezzo di verità : "non c'è Stato, non c'è politica, non c'è società". Peccato, però, che le sue convinzioni "nordiche" le avesse già espresse chiaramente due frasi sopra... peccato, però, che ci sono tanti napoletani che invece vogliono lo Stato, cercano la politica e costruiscono la società. Bene hai fatto a ricordare la storia napoletana.

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